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Normativa scarpe antinfortunistiche: le tipologie

Le scarpe antinfortunistiche sono dei dispositivi di protezione individuale (dpi) che permettono ai lavoratori che le indossano di proteggere i piedi da schiacciamenti, urti o contatto con sostanze pericolose. Il loro uso è regolamentato per legge a tutela del lavoratore ed è fondamentale per evitare infortuni.

In Italia il decreto-legge 81/08 regola la sicurezza sul lavoro imponendo l’uso di questi dpi nel caso in cui esistano concreti rischi di lesioni ai piedi come schiacciamento, ustione, scivolamento, folgorazione e puntura. Il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi insieme all’RSPP e a fornire adeguati dpi ai lavoratori.

La normativa EN ISO 20344, valida a livello europeo, stabilisce i requisiti delle calzature contro i rischi prevedibili in diversi ambiti lavorativi. Oltre a regolare la produzione delle scarpe, che devono rispettare determinati parametri, stabilisce quindi le casistiche in cui questi dpi devono essere indossati, suddividendoli in tre grandi categorie:

Calzature di sicurezza

Le calzature di sicurezza sono regolate dalla norma UNI EN 345 e proteggono i piedi da urti e schiacciamenti. Vengono impiegate da chi lavora in cantiere, nei locali tecnici, nei cantieri stradali, o dagli operatori addetti al soccorso. Sono dotate di puntali capaci di resistere alla caduta di un peso di circa 20 kg da un metro di altezza (livello di energia di 200 Joule).

La sigla presente sulle scarpe è S (Safety) e SB (Base Safety) indica i requisiti base delle calzature,

Calzature di protezione

Esse sono regolate dalla norma UNI EN 346 e proteggono da urti e schiacciamenti di forza inferiore. Utili per chi lavora in cucina, in farmacia e in magazzino, quando le merci non sono troppo pesanti: questi dpi proteggono infatti il piede dalla caduta di un peso di 10kg dall’altezza di circa un metro.

La sigla presente sulle scarpe è P (Protection) e PB (Base Protection) indica i requisiti di base.

Calzature da lavoro senza puntale

Regolate dalla norma UNI EN 347, le scarpe da lavoro senza puntale vanno bene per rischi da lavoro bassi, perché non proteggono dagli urti e dagli schiacciamenti.

La sigla è O (Occupational) e OB (Base Occupational) indica i requisiti di base.

La Normativa antinfortunistica UNI EN ISO 20345:2011

La normativa antinfortunistica UNI EN ISO 20345:2011, come abbiamo visto, indica i requisiti di base (SB) e supplementari per le calzature di sicurezza per uso professionale, ovvero i dpi col maggior grado di protezione da urti e schiacciamenti. I requisiti di base delle scarpe Safety sono:

  • Puntale con resistenza a 200 joule
  • Tomaia in pelle crosta o similare
  • Altezza minima della tomaia

La cifra che segue la S indica la categoria di protezione delle scarpe di sicurezza, che integra ai requisiti di base anche quelli che seguono:

Scarpa S1

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo

Scarpa S1P

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo
  • lamina anti-perforazione (P)
  • resistenza della suola agli oli minerali e agli idrocarburi (FO)

Scarpa S2

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo
  • impermeabilità della tomaia (WRU)
  • resistenza della suola agli oli minerali e agli idrocarburi (FO)

Scarpa S3

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo
  • resistenza della suola agli oli minerali e agli idrocarburi (FO)
  • impermeabilità della tomaia (WRU)
  • lamina anti-perforazione (P)
  • suola scolpita o tassellata contro i chiodi

Scarpa S4

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo
  • resistenza della suola agli oli minerali e agli idrocarburi (FO)
  • idrorepellenza

Scarpa S5

  • anti-staticità (A)
  • antishock sul tallone (E)
  • calzatura chiusa sul tallone
  • suola antiscivolo
  • resistenza della suola agli oli minerali e agli idrocarburi (FO)
  • idrorepellenza
  • lamina anti-perforazione (P)
  • suola scolpita o tassellata

Come scegliere le scarpe antinfortunistiche

Ora che hai capito quali sono le caratteristiche delle varie tipologie di scarpe antinfortunistiche, non ti resta che scegliere il modello più adatto alle tue specifiche esigenze. Basandoti sulla normativa puoi selezionare la categoria richiesta per le tue specifiche condizioni di lavoro.

La normativa però non è l’unico criterio di scelta: visto che dovrai portare questi dpi per molte ore è importante che tu scelga una scarpa leggera e comoda, che a lungo andare non ti faccia male e non ti faccia sudare eccessivamente. Per capire quali scarpe sono adatte a te devi sicuramente provarle, ma prestare attenzione alla qualità dei materiali (leggeri, resistenti e flessibili), alla calzata e al tipo di suola ti aiuterà a fare la scelta giusta.

Le migliori scarpe antinfortunistiche in commercio sono quelle dei brand U-Power, Cofra, Reebok, Diadora e Sparco. A Modena puoi acquistarle presso la ferramenta Ferrari e Notari a Solignano, specializzata proprio sull’abbigliamento antinfortunistico e da lavoro. Oltre ai brand citati, troverai anche scarpe Lotto, Exena, Dike e Neri, ottimi brand del settore di cui abbiamo a disposizione un grande assortimento.

Vuoi maggiori informazioni sulle scarpe antinfortunistiche o ti serve una consulenza personalizzata per acquistare i dpi per te o pei i tuoi dipendenti?

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