L’importanza di un abbigliamento tecnico specifico è particolarmente evidente per chi lavora in condizioni di temperatura inferiori a quelle ambientali o addirittura estreme. È il caso delle celle frigorifere, dei camion frigo, dell’industria alimentare e dei magazzini refrigerati, ma anche dei lavori che vengono svolti in alta quota. La temperatura delle celle frigorifere può essere molto varia a seconda del tipo di alimento conservato, andando da 18° per alcuni frutti fino ai -28 °C per alimenti come pesce, verdure e gelati.
Rischi del freddo per i lavoratori
Lavorare al freddo comporta grossi rischi per la salute dei lavoratori, tra cui il congelamento e l’ipotermia. L’ipotermia consiste nella riduzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C in condizioni in cui il corpo perde calore più velocemente di quanto ne produca mentre il congelamento è un vero e proprio danno che viene arrecato ai tessuti corporei, anche in profondità.
Senza arrivare a queste condizioni estreme, lavorare costantemente al freddo comporta comunque uno stress per l’organismo, che, come reazione, potrebbe aumentare la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.
Senza contare che, quando si lavora in una cella frigorifera o in condizioni particolarmente rigide, c’è un maggior rischio di infortuni a causa di cadute o incidenti dovuti alla scarsa visibilità.
Ecco perché l’abbigliamento termico pensato per chi lavora in condizioni di freddo deve garantire un miglior isolamento termico e rispettare determinati requisiti.
I requisiti degli indumenti termici
L’isolamento è senza dubbio la prima caratteristica fondamentale dell’abbigliamento da lavoro per celle frigorifere: viene generalmente ottenuto mediante l’impiego di tessuti imbottiti, trapuntati e a più strati. I tessuti sono generalmente sintetici, come quelli tecnici dell’ottima collezione di indumenti termici da lavoro Cofra Cold Store, studiata per lavori nelle celle frigorifere e nell’industria alimentare di surgelazione e refrigerazione. Questi indumenti sono realizzati in nylon “Oxford” e poliestere THINSULATE™, materiali che garantiscono isolamento per essendo particolarmente leggeri. In questo modo consentono al lavoratore svolgere le proprie mansioni con comodità indipendentemente dalla presenza di imbottiture.
Allo stesso tempo l’abbigliamento da lavoro come questo garantisce anche una buona traspirabilità per offrire il massimo comfort a chi lavora ed evitare che il sudore si raffreddi a contatto col corpo.
I tessuti degli indumenti termici devono poi essere impermeabili all’acqua e garantire una chiusura ermetica in ogni loro parte, aderendo al corpo anche nelle caviglie e nei polsi per non far entrare l’umidità.
La resistenza del tessuto è fondamentale perché si tratta di abbigliamento da lavoro soggetto ad usura, abrasioni e strappi: per proteggere il lavoratore al meglio dal freddo e anche dagli infortuni, il tessuto deve essere molto resistente.
Infine, a causa delle condizioni di scarsa visibilità a cui si è spesso soggetti nelle celle frigorifere o nei magazzini refrigeranti, è sempre bene che gli indumenti presentino bande rifrangenti per rendere il lavoratore ben visibile.
Le certificazioni dell’abbigliamento termico
Abbiamo menzionato la linea Cold Store di Cofra, una delle migliori tra l’abbigliamento tecnico professionale adatto a celle frigorifere e freezer. Questa linea garantisce il rispetto dei requisiti sopraelencati grazie alle certificazioni dei suoi capi in base alle normative EN ISO 13688:2013 e UNI EN 342:2018.
La prima regolamenta i requisiti generali degli indumenti di protezione, per ergonomia, invecchiamento, taglie e marcatura. I capi di protezione devono infatti offrire il massimo grado di comfort a chi li indossa, evitando di causare effetti indesiderati quali allergie, irritazioni o lesioni. La seconda, invece è specifica per gli indumenti e i completi antinfortunistici per la protezione contro gli effetti degli ambienti più freddi di -5°C, di cui regolamenta requisiti e metodi di prova.
Nei test vengono prese in considerazione le basse temperature dell’aria, ma anche la sua umidità e la sua velocità, per garantire la realizzazione di imbottiture e accorgimenti tecnici che permettano al capo di mantenere l’isolamento, essere impermeabile all’aria e al contempo traspirare.
Quali sono gli indumenti essenziali per lavorare in cella
I giubbotti le giacche termiche per celle frigorifere sono studiati appositamente per chi lavora in celle frigo e di congelamento, rispondendo dunque alle caratteristiche sopraelencate. Se sono anche antinfortunistiche, queste giacche presentano elementi rifrangenti che permettono di individuare il lavoratore anche in condizioni non ottimali di luminosità come negli ambienti più estremi. In più, grazie alla loro comodità ed elasticità garantiscono un grande comfort durante il lavoro in ambienti freddi. La particolare composizione dell’abbigliamento da lavoro Cofra, inoltre, consente di passare indenni i controlli tramite metal detector.
I pantaloni e le pettorine termiche sono il secondo tipo di capo che non può mancare nel guardaroba di chi lavora in cella frigo o freezer. In generale sono preferibili pettorine e salopette, che consentono, in abbinamento alle giacche e ad un intimo termico, di isolare tutto il corpo dalle temperature più rigide. Fondamentale per questo tipo di capi professionali è l’elasticità e la flessibilità del tessuto.
Segnaliamo tra i migliori prodotti le pettorine Cofra, che presentano tra le loro caratteristiche: un anello porta badge sotto pattina, un’apertura centrale chiusa con zip e snap con doppia pattina interna ed esterna, un’apertura laterale lungo tutta la gamba, bretelle elastiche regolabili e doppia tasca anteriore, utilissima per riporre piccoli oggetti. Inoltre, questi pantaloni hanno inserti rifrangenti sul fondo e pratiche tasche ginocchiere imbottite con THINSULATE™ per evitare non solo gli strappi ma anche la dispersione termica quando si lavora inginocchiati. Rispetto alle tute termiche uniche, questo tipo di indumento offre il vantaggio di una vestizione e svestizione più pratica.
I guanti termici da lavoro sono il terzo capo irrinunciabile per chi lavora in cella frigorifera, disponibili in diversi modelli a seconda della destinazione d’uso e del settore d’impiego. Quelli per magazzini e movimentazione merce sono particolarmente resistenti all’usura mentre quelli destinati all’industria alimentare sono idonei al contatto con gli alimenti.
Infine, per lavorare in cella frigorifera e freezer sono essenziali delle calzature adeguate: stivali termici di sicurezza con puntali antinfortunistici e suole antiscivolo certificati, completati da fodere e calze termiche per il massimo comfort del piede. La scelta della calzatura ideale dipenderà dal tipo di utilizzo che se ne fa, visto che si tratta di veri e propri DPI, con requisiti diversi a seconda dell’ambiente in cui vengono impiegati, come abbiamo spiegato nel nostro articolo sulle tipologie di scarpe antinfortunistiche.